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Le origini del Go e le regole del gioco

Prima puntata, 20 gennaio 2014

Ciao, carissimi lettori! Siamo molto felici di cominciare con voi due (ciao mamma, ciao papa’) questa avventura. Ma prima, qualche parola di introduzione su chi siamo, cosa facciamo e cosa portiamo.

Siamo ToscanaGo, un’associazione formata da un gruppo di appassionati di un gioco che si chiama Go. Se non sai di cosa si tratta, sei nel posto giusto! Infatti, da oggi troverai una nuova rubrica settimanale su paginaQ, che ti spieghera’ il Go e tutti i suoi misteri.

Partiamo con un ciclo di lezioni base, contenenti un po’ di storia e le regole, per arrivare dove… si vedra’! Se ci seguirai con passione, scrivendoci cosa ti piace o non ti piace di questa rubrica, lo scopriremo insieme!

3… 2… 1… Go!

le origini

Se ti chiedi a quando risale questo gioco, la risposta breve e’: “il Go è stato inventato 4000 anni fa in Cina dall’imperatore Yao”. Ma noi cominciamo la nostra avventura con la risposta lunga. Le origini del Go sono racchiuse nel passato mitico e senza eta’ dell’antica Cina. Ci sono diverse teorie e aneddoti sulla creazione del gioco.

Prima versione, la più popolare. L’imperatore Yao (2357-2256 a.c.) era solito girare per il regno per assicurarsi delle necessita’ del suo popolo. Durante uno di questi viaggi fece un sogno nel quale vide l’imperatore Huang Di, capostipite della sua dinastia, giocare una partita a Go contro Yong Cheng. Yao non aveva mai visto un gioco simile fino a quel momento, e Huang Di, nel sogno, gli spiego’ che aveva inventato il gioco per prepararsi alla battaglia contro la tribu’ barbara di Chi You, con le pedine bianche e nere che rappresentavano i soldati di entrambe le fazioni. Secondo la leggenda, fu grazie a questo gioco che Huang Di sconfisse Chi You. Ovviamente, Yao chiese a Huang Di di insegnargli il gioco, e dopo essersi svegliato ricostrui’ le regole a memoria.

Successivamente, Yao insegno’ il Go al primogenito Dan Zhu, che aveva interesse solo per i giochi e non per lo studio. Questa prima versione viene ripresa duemila anni dopo dal poeta Zhang Hua, che scrisse nel suo libro Bowuzhi: “Yao creo’ il Go”.

Secondo altri, invece, fu Shun, primo ministro di Yao, a creare il gioco per Dan Zhu affinche’ potesse insegnargli disciplina, concentrazione ed equilibrio. Una variante di questa leggenda narra che Shun creo’ il Go solo dopo essere divenuto imperatore egli stesso, per il proprio primogenito.

Alcune teorie sono invece incentrate sulla figura di Wu, vassallo dell’imperatore Chieh (1818-1766 a.c.) e creatore di giochi, tra cui il Go.

Infine una teoria molto accreditata e’ quella che riconosce gli astrologi di corte della dinastia Chou (1045-255 a.c.) come creatori del gioco, che veniva usato come strumento divinatorio.

Un’antica rappresentazione di Yao
Regole del gioco

Per giocare a Go serve una tavola di legno con 19 linee orizzontali e verticali chiamata goban, e “molte” pedine nere e bianche. “Molte” tra virgolette, perché non c’e’ limite al numero di pedine che si potrebbero usare. In pratica, in una partita raramente se ne usano piu’ di 160 a testa.
A proposito, in questo gioco le pedine si chiamano pietre, e i contenitori in cui esse sono contenute si chiamano goke.

Chiamiamo Nero chi gioca le pietre nere, Bianco il suo avversario. Nero fa la prima mossa, collocando una pietra in una qualunque delle 361 intersezioni.

Qualsiasi intersezione, anche sui bordi, e’ valida

Una volta posizionata, la pietra rimarra’ la’ fino alla fine della partita (a meno che non venga catturata, vedremo dopo come). Dopo che Nero ha posizionato la sua pietra, Bianco fara’ altrettanto e cosi’ via. L’obiettivo del gioco verra’ descritto meglio nelle prossime lezioni, ma per il momento possiamo dire che bisogna delimitare piu’ intersezioni vuote possibili.
Le pietre alleate vicine, connesse lungo le linee, formano delle “catene” di pietre. Occhio al fatto che due pietre vicine in diagonale non sono collegate, e formano quindi 2 catene distinte!

A e B sono singole catene, C sono 2 catene distinte non collegate tra loro

Contando le intersezioni vuote intorno a una catena (sono valide solo le intersezioni collegate direttamente con una linea) si ottengono le liberta’ della catena.

La prima catena ha 4 liberta’, la seconda ne ha 6

Se l’avversario occupa alcune di queste intersezioni vuote, riduce le liberta’ della catena. Quando una catena ha una sola liberta’ si dice che e’ in atari.

La catena nera ha una sola liberta’, quindi e’ in atari

Quando un giocatore occupa l’ultima liberta’ di una catena avversaria, quella catena viene “catturata”, cioè rimossa dal gioco. Notare che non e’ permesso fare mosse suicide, cioe’ mosse che riducano a 0 le liberta’ di una propria catena, a meno che questo non comporti la cattura di pietre avversarie.

Nero non puo’ giocare in D4, perche’ la sua pietra avrebbe 0 liberta’! Nero non puo’ giocare neanche in H3, perche’ formerebbe una catena con 0 liberta’. Nero puo’ invece giocare in M3, perche’ catturerebbe prima la catena bianca, e dopo la cattura la catena nera avrebbe 2 liberta’.

Ogni giocatore deve puntare a delimitare con le proprie catene aree piu’ ampie possibile. La partita finisce quando entrambi i giocatori passano, perche’ ritengono di non avere altre mosse utili da fare (anche su questo torneremo più dettagliatamente nelle prossime lezioni). A questo punto si conta il “territorio”, rappresentato dalle intersezioni vuote delimitate dalle catene bianche e dalle catene nere, e si sommano eventuali pietre catturate (ogni pietra e’ un punto aggiuntivo). Il giocatore con piu’ punti vince la partita.

Un esempio di partita su una tavola 9×9. Le intersezioni vuote delimitate rappresentano il territorio. Nero totalizza 31 punti, mentre Bianco 27

Adesso sai tutto il necessario (o quasi) per poter giocare. Non e’ stato difficile, vero?

Nelle prossime puntate torneremo sui concetti di delimitare, di quando il gioco termina, e spiegheremo alcune posizioni particolari che possono capitare in partita. Daremo le prime nozioni di strategia, e non tralasceremo neanche la storia del Go attraverso i secoli…

Quante catene ci sono nel diagramma? E quante libertà hanno?

E’ possibile giocare in E3 e in M4? Cosa succede se posso giocare in M4?

Il testo e gli schemi goistici di quest’opera sono distribuiti con Licenza CC BY-SA 4.0 DEED (sono state apportate alcune correzioni, inseriti alcuni link e alcune immagini sono state aggiunte o sostituite rispetto all’originale).

Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

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